giovedì 17 luglio 2025

Inizia il tempo dell'inganno perfetto. E non siamo pronti

Oggi il Corriere della Sera propone un test con 10 video: interviste, conferenze, promo, influencer. Alcuni sono reali, altri generati con Veo 3 di Google. Risultato? Ne ho azzeccati solo 5.

👉 In metà dei casi, l’IA ha ingannato la mia percezione. Completamente.

Ora immagina cosa può fare chiunque: creare video fake, diffondere false notizie, attribuire parole mai dette a persone reali, fomentare odio con immagini credibili al 100%. Tutto plausibile. Tutto indistinguibile.

E il web diventa quello che sta già diventando: un caos dove tutto è vero e tutto è falso, dove puoi trovare qualunque cosa e anche il suo contrario.

In questo scenario, o credi a tutto, o non credi più a niente.

Entrambe le reazioni sono desolanti. Ma sono già in atto.

Ubi societas, ibi jus. Dove c'è la società, lì c'è il diritto. Dicevano i Romani. Se non intervengono regole chiare sull’uso dell’IA generativa, la situazione ci sfuggirà di mano.

Nella confidente attesa che accada, scelgo di rallentare. Non torno indietro, ma cammino su sentieri più sicuri: libri, riviste, testate con firma, con responsabilità.

Perché preferisco frenare un po' piuttosto che finire nel burrone della sfiducia totale e della credulità cieca.

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