giovedì 3 luglio 2025

Ciò che non mi annoia mai

Non mi stanco mai di osservare la gente. Tutti mi interessano: dai ragazzi con gli abiti sdruciti agli anziani dallo sguardo stralunato, dai turisti di cui cerco di indovinare la nazionalità al passante apparentemente anonimo.

Sebbene certe tipologie sembrino somigliarsi, ogni persona è unica, frutto di un atto creativo che forse un giorno capiremo, chissà...

Unica è la suora che incontro ogni mattina, intenta a parlare col cellulare a viva voce con un uomo. Con il tempo ho capito che è suo fratello, e che ha un profondo bisogno di essere ascoltato.

Unica è la madre assillante che, parlando a raffica, vomita sul figlio un fiume ininterrotto di rimproveri e cazziate. Senza sosta. Possibile che non capisca che così si condanna da sola all'essere ignorata?

Unico è il clochard che si è autoproclamato ambasciatore dell'Antartide e che presidiando una colonna di piazza San Pietro attende, impettito e in divisa, di essere contattato da un emissario dell'ONU.

Questa umanità che non mi stanco mai di osservare, e molta altra ancora, mi sono perso per contemplare uno schermo pieno di immagini selezionate da algoritmi interessati al profitto degli inserzionisti.

E passa un ex collega che ogni mattina porta a spasso un anziano e dolcissimo cocker bianco e nero; ogni dieci metri il cane si siede per riprendere fiato. Tanto non c'è pericolo di correre: il padrone ha lo sguardo perennemente incantato dal cellulare. Sarà forse il cane a portare fuori lui?