Seguitemi un attimo. Potrà sembrare complicato, ma è semplice.
Arriva il mio migliore amico, Fabio. Mi fa il gesto del pollice alzato. Se non conosci il significato di quel gesto, non ricevi nessuna informazione. Se lo conosci, ricevi un'INFORMAZIONE OGGETTIVA: “ok, tutto bene”.
Ma PER ME, quel gesto vuol dire: “L’intervento di mamma è andato bene.” E dalla mano che trema potrei capire che è sfinito dopo una notte di veglia alla mamma invalida, ma sereno per l'esito. Stessa informazione oggettiva, ma carica di SIGNIFICATI SOGGETTIVI che solo io so cogliere al volo.
Per me, quella è una comunicazione piena di senso, di emozione, di relazione, di spessore.
E se Fabio non passasse di lì? Se non lo vedessi? Entra in gioco l’incertezza. Quella che fa parte della vita, della realtà vera.
Ecco la differenza profonda:
L’intelligenza artificiale elabora solo ciò che è certo, oggettivo, quantificabile.
Non può cogliere il SIGNIFICATO SOGGETTIVO.
Non può agire nel dubbio, nel non detto, nell’imprevisto.
Non può creare qualcosa di veramente nuovo — perché non ha coscienza.
Lo dice anche Federico Faggin, inventore del microchip e del touchscreen:
"Il riconoscimento dei simboli dell’I.A., che viene fatto passare per comprensione, in realtà è solo una funzione meccanica." (F. Faggin, Irriducibile, p. 96)
E ancora:
"Ai computer abbiamo trasmesso SOLO UNA PARTE della nostra mente, quella algoritmica." (Ibid., p. 98)
L’I.A. può processare tutta la conoscenza del mondo in pochi secondi. Ma non potrà mai generare da sola il significato. E quando lo riceve, ha bisogno che qualcuno glielo insegni. Se non segue una regola data, non lo capirà mai.
Come faccio spesso, ho aperto la Bibbia per cercare una luce; non una risposta certa ma una luce, che trovo sempre, sempre:
"Questa non è la sapienza che viene dall’alto: è terrena..." (Giacomo 3,15)
Abbiamo trasmesso all’I.A. tutta la sapienza terrena.
Ma la sapienza vera — quella che dà senso — viene da un altro livello.
E Giacomo prosegue:
"...è terrena, carnale, diabolica."
Diabolico sostanzialmente significa divisivo.
Non è forse divisiva la trasformazione che l’I.A. sta provocando oggi, a tutti i livelli?
(In questo testo cito ed elaboro, con una riflessione personale, alcuni passaggi tratti da "Irriducibile", di Federico Faggin, fisico, ideatore del microchip e del touchscreen.)
...
P.S. Ho dato il post in pasto a Chatgpt chiedendole se trovasse errori e incoerenze, non ne ha trovate. Ha "osservato" addirittura che il tentativo di portare il ragionamento su un livello più alto collegandolo con la Bibbia abbia senso e che, effettivamente, messa in quel modo sì, lei è diabolica. E se lo dice lei... ;-)