lunedì 1 settembre 2025

Il problema sono i furbi

Al giallo del semaforo rallento. Sono in corsia per svoltare a destra, ma un’auto da sinistra mi taglia la strada e mi si piazza davanti. Non per necessità, ma solo per guadagnare quello spazio che mi serviva a frenare senza scossoni.

Scatta il rosso, poi il verde. Il frenetico usurpatore di spazio riparte in ritardo, distratto dal cellulare, ostacolando chi lo segue. E nel tirare dritto costringe altri due a brusche frenate.

È lunedì mattina, e da un episodio banale mi scatta la riflessione semaforica: quando occupi ciò che non ti spetta – che sia una corsia, una precedenza, o uno spazio di manovra – non ottieni un vantaggio. Generi solo disagi, rallentamenti, fastidi e spesso crei situazioni di pericolo.

E non riguarda soltanto la strada. Vale per la burocrazia, il lavoro, le gare d’appalto, la politica: ogni volta che qualcuno “si infila” dove non dovrebbe, il risultato è sempre lo stesso. Un danno a qualcun altro.

Un conoscente tempo fa mi disse che se tutti rispettassimo le regole, il mondo sarebbe più noioso.

No! Sarebbe un mondo in cui avremmo tutti tempo ed energie per ciò che conta davvero. Per crescere, per affrontare le domande importanti della vita, per fare progetti, coltivare affetti, relazioni, cultura, natura. Persino lo spirito.

Il vero rischio non è la noia, ma lo spreco, come gettare via tempo prezioso per contemplare rettangolini di vetro e plastica pieni di niente.