mercoledì 15 ottobre 2025

Non ho niente da fare? No, ho qualcuno per cui farlo

Qualche giorno fa ho avuto la gioia di festeggiare un evento speciale di un parente a me carissimo — uno di quelli che, purtroppo, la frenesia della vita mi concede di vedere troppo di rado.

Lottiamo tutti col tempo che sembra diventare sempre più un bene di lusso...

Un paio di giorni prima, mentre curiosavo tra gli scaffali di un negozio cinese, la vista di un semplice rotolo di carta per scontrini — sì, proprio quello dei registratori di cassa — ha risvegliato in me una creatività che da settimane sonnecchiava pigra in un angolo.

Così l’ho comprato. Insieme a una scatola di cartone per contenerlo e a due pennarelli, uno blu e uno rosso.

Tornato a casa, pensando ai festeggiati e alle loro mille sfumature, ho iniziato a scrivere auguri scanzonati e affettuosi, riempiendo metri e metri di carta. Tanti, davvero tanti.

Poi ho arrotolato tutto con pazienza, infilando il lungo rotolo nella scatola, in cui avevo praticato una fessura da cui spuntava l’inizio dei miei auguri infiniti.

Durante la festa, i protagonisti hanno iniziato a srotolare quella striscia interminabile tra risate, emozione e curiosità. Tutti si divertivano. Tutti, tranne qualcuno che, con l’aria di chi non vuole passare inosservato, ha commentato più volte: «Eh, certo che non hai proprio niente da fare tu, eh?»

Da sempre mi capita di incassare le svalutazioni di chi non sa riconoscere un gesto gratuito e sincero, una botta di creatività dedicata a chi vuoi bene. In passato ho anche permesso a frasi del genere di smontarmi e di avvilire i miei entusiasmi creativi. Un tempo mi ferivano. Ora non più. O meglio, non più di tanto.

Per non rovinare l'atmosfera ho taciuto, ma dentro di me pensavo - e lo penso ancora - che da padre di famiglia che lavora e fa mille altre cose, il tempo non ce l'ho, ma lo trovo per le persone a cui tengo.

Alla fine, non è il tempo che manca, ma la voglia di usarlo per qualcosa che non si può conteggiare e accumulare.

Vale davvero la pena fermarsi un po', togliere tempo a qualche cosetta meno urgente, magari ai minischermi perennemente accesi, e dedicarlo alle persone a cui tieni davvero.