mercoledì 23 luglio 2025

Dal glutine al cugino: viaggio nel monologo altrui

Ci sono persone che, qualsiasi argomento tiri fuori, riescono immancabilmente a riportarlo su di loro.

Tu accenni che stai cercando una macchina? Loro conoscono qualcuno che ce l’ha. E ti snocciolano pregi, difetti, versioni, optional… e persino i richiami di fabbrica.

Parli di ristrutturare casa? Il fratello del cognato lavora al catasto e... bla bla bla e poi bla bla...

Sempre loro, sempre esperti. In genere resto gentile ma oggi mi gira quindi è andata così.

Chiedo al barista se ha qualcosa senza glutine. Risposta:

 “Celiaco? Mio cugino è celiaco! Dimagriva e non capiva perché… poi bla bla bla… ma adesso avete tanti prodotti, eh! Ma lei non è magro come i celiaci e...”

Sorrido, respiro e mi permetto di interrompere la sua filippica:

“Sì, interessante ma... qui, cosa avete per celiaci?”

E lui parte di nuovo:

“Una volta comprai della pasta senza glutine in offerta, perché mio cugino spende una tombola. Ma se la compra, lui i buoni non ce li ha, quindi è solo un po' celiaco.”

“Mi scusi, o si è celiaci o non lo si è. È come la gravidanza: o sei incinta o non lo sei. Non esiste il ‘grado di incintitudine’.”

Replica finale: “Eh ma voi celiaci siete tutti strani.”

"Forse perché siamo stanchi di rispondere a chi ama dialogare solo con sé stesso."

E alla fine ho preso un caffè.

Amaro come questa conversazione.

Oggi m'è presa così...


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