Ma la mia ha lo stesso sorriso che mi fece girare la testa (in senso letterale, davvero) quando irruppe nella mia vita quel lontano 3 febbraio del '91.
La sua, sfoggia una pelle innaturalmente liscia e un sorriso che non somiglia più a quello della bella giornalista ispanica, realizzatasi nonostante la dislessia.
La mia ha ancora quegli irresistibili incisivi leggermente separati che adoro, gli stessi che Ornella Muti ha scelto di correggere. Che errore!
La mia ha lo stesso sorriso così bello da farmi passare le peggiori paturnie solo a sfiorarlo con lo sguardo. Gli stessi occhi verdi, intensi e grandi che conosco, riconosco e non mi stanco mai di contemplare.
E non teme di invecchiare insieme a me e come me, perché sa che quei ragazzi che si accorsero di non essere più soltanto amici quel 1° luglio del 91, sono ancora lì col loro amore tanto imperfetto quanto vero.
E sanno che il tempo che passa non ruba loro la bellezza ma la trasforma in armonie che non svaniscono.
Armonie con una metrica che rallenta, ma che può generare accordi sempre più intensi. E veri.
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